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Stato dell'arte circa gli acquisti di fossili dal Marocco
Iniziato da
Max
, mar 13 2021 10:52
2 risposte a questa discussione
#1
Inviato 13 marzo 2021 - 10:52
Ciao a tutti. Sono anni che per interesse paleontologico e sedimentologico, nonché perché ho nel corso del tempo sviluppato una certa rete di contatti locali, sono molto attento al territorio della Germania (soprattutto del centro sud) e a quello del Marocco. In particolare data la difficoltà per gli spostamenti tra confini anche di nazioni europee e le restrizioni che le cave tedesche hanno posto per gli ingressi in funzione della pandemia, sono mesi che interagisco con commercianti e cercatori marocchini per capire ed essere aggiornato sulla normativa e sulle disposizioni governative in materia di esportazione di fossili.
#2
Inviato 13 marzo 2021 - 11:04
Reperti come quelli illustrati provenienti dai cd sedimenti dei Fosfati sono ormai oggetto di una dura e severa chiusura da parte delle autorità governative. I fosfati (creataceo - paleogene), sedimenti molto ricchi in specie e soprattutto di rettili marini, in realtà sono di proprietà regia. In passato le dogane e il Ministero delle attività estrattive e minerarie avevano lasciato una certa libertà da parte di commercianti e cercatori di esportare pezzi di rettili. Ma, si dice, grandi esportatori hanno fatto parlare di loro stessi riuscendo a portare in importanti aste internazionali reperti mussali, certamente pagati relativamente poco in Marocco. Queste risonanze negative unitamente alla grande crisi economica nord africana e al Covid, ha determinato una sostanziale chiusura delle autorità ad ogni forma di esportazione anche di pezzi di poco valore scientifico.
Nonostante accordi intrapresi con cercatori e commercianti da tempo in grado di rifornire fiere del settore in Francia, USA e Germania, che hanno messo in atto forme di proteste, si sono resi disponibili fatturare e rendicontare , fotografare minuziosamente i reperti da esportare, le autorità hanno continuato a prendere tempo. Da ultimo queste hanno dichiarato di far uscire ispettori di loro fiducia che analizzassero ogni fossile. Ma non si è sbloccato ancora niente. Inutile dire che permanendo questo stato complessivo economico sociale in Marocco, sono pessimista per una ripresa a breve termine degli scambi con il nord Africa.
Nonostante accordi intrapresi con cercatori e commercianti da tempo in grado di rifornire fiere del settore in Francia, USA e Germania, che hanno messo in atto forme di proteste, si sono resi disponibili fatturare e rendicontare , fotografare minuziosamente i reperti da esportare, le autorità hanno continuato a prendere tempo. Da ultimo queste hanno dichiarato di far uscire ispettori di loro fiducia che analizzassero ogni fossile. Ma non si è sbloccato ancora niente. Inutile dire che permanendo questo stato complessivo economico sociale in Marocco, sono pessimista per una ripresa a breve termine degli scambi con il nord Africa.
#3
Inviato 13 marzo 2021 - 11:11
Per le compravendite degli altri fossili marocchini tipo trilobiti (senza spine), crinoidi, pezzi di pesci corazzati, stelle marine, denti provenienti dal Kem Kem, echinidi, ammoniti, coniatiti, ecc le dogane non oppongono particolari restrizioni e sono esportabili. Tuttavia al momento attuale le misure di protezione anti pandemiche ponendo la chiusura di porti e aeroporti ed impedendo lo spostamento delle persone (compresi i corrieri) ad eccezione di residente con particolari permessi di lavoro, paralizzano di fatto le esportazione che di fossili marocchini non protetti. Almenoper tutto il mese di marzo 2021.
Se qualche appassionato avesse interesse a saperne di più o avesse qualche curiosità da chiarire, nel limite di quello che posso, sono a disposizione
Speriamo in bene ragazzi.....e non solo per il povero Marocco
Se qualche appassionato avesse interesse a saperne di più o avesse qualche curiosità da chiarire, nel limite di quello che posso, sono a disposizione
Speriamo in bene ragazzi.....e non solo per il povero Marocco