Grazie ancora alla perizia, professionalità ed interesse comune per questo genere di bestiole fuori un poco dal comune con Gpl, sono riuscito a recuperare questo artropode proveniente dall'Ordoviciano della Fezouata Formation, Marocco.
Si tratta presumibilmente di un aglaspide (artropodi estinti che sono vissuti nel Paleozoico inferiore e che hanno condiviso gli stessi ambienti di vita con i trilobiti) ascrivibile a Tremaglaspis cf. coria.
"Cf." dal verbo latino "confero" cioè "si avvicina", "è comparabile", "unisce" perché non é certo che si tratti esattamente di questa specie (e forse neanche genere...).
Dalla Fezouata Fm. sono usciti artropodi ed organismi che hanno conservato in maniera assai interessante le parti molli, e non è raro rinvenire in queste lenti di sedimenti calcareo-arenacei accumuli di particolare interesse paleontologico.
L'esemplare illustrato in positivo e negativo è stato "digitalmente restaurato" per eliminare le fratture e le evidenti ricostruzioni delle parti di matrice (non dell'organismo) mancanti.
Ben visibile è il telson (la coda) scura, i segmenti toracici ed il cephalon a scudo che caratterizza questo genere di organismi.
Particolare non visibile nella foto ma assai interessante da investigare, è un accumulo di strutture sferiche situate in prossimità del centro del cephalon.
Evidentemente si tratta di ipotesi che richiedono conferma ma potrebbe trattarsi di accumuli di uova come rinvenuto nei sedimenti piu' antichi della Kaili Fm. (Cambriano Inferiore, Yunnan Province, Cina).
I trilobiti si suppone portassero le uova in corrispondenza di rigonfiamenti posti alla base ed in fronte alla glabella (parte centrale del cephalon, la capoccia insomma). Mi chiedo quindi se organismi del genere non possedessero modalità di trasporto analoghi.
Qualcuno di voi conosce artropodi attuali che presentano metodi analoghi di trasporto delle uova (in posizione frontale e non sotto le zampe come per i gamberi, limuli ed affini)?