A me piace molto dissetarmi con acqua fresca, anzi, con acqua proprio fredda.
Ma tra dove sono io e dov'è il frigorifero, vi sono un paio di rampe di scale, anche piuttosto ripide. Ed io sono piuttosto pigro !

L’anno scorso ho acquistato un piccolo frigo da tenere nella stanza dove lavoro, ma il risultato è stato piuttosto scarso: a fronte di un funzionamento continuo e dispendioso, l’abbattimento della temperatura è stato minimo, neppure una decina di gradi.
Così quest’anno mi sono dedicato per tempo alla costruzione di un refrigeratore come lo volevo io: facile da costruire, con rapido abbassamento della temperatura di almeno una ventina di gradi, capacità sufficiente per contenere una bottiglietta di acqua da 500 ml., consumo ridotto al minimo, controllo sulla formazione della condensa, costo ridotto ai minimi termini.
Primo problema era il costo complessivo e la facilità di costruzione: problema risolto con l’acquisto di moduli già assemblati e dal buon rendimento.
Come pareti ho utilizzato la stifferite da 30 mm. per isolamento dei tetti, il suo costo è irrisorio, ma è piuttosto robusta e molto compatta.
Il gruppo termico con le ventole, i radiatori e la cella di Peltier l’ho acquistato già assemblata per soli 10,46 Euro (eBay n. 291651451099).
Il termostato è costato 2,72 Euro, sempre su eBay n. 172276860144 e l’alimentatore da 12 V 10 A altri 12,05 Euro (eBay n. 152133997051).
Una spesa complessiva quindi di neppure 30 Euro, che si riducono a 20 Euro se il refrigeratore viene utilizzato in auto utilizzando la corrente della batteria.
Il lavoro manuale si riduce al taglio della stifferite ed al suo incollaggio con la comune colla al silicone.

Volendo migliorare l’estetica, ho poi rivestito la stifferite con del laminato di sughero per pavimenti, incollandolo sempre con la colla al silicone.

Il gruppo termico l’ho montato nella parte alta, in questo modo si semplifica la tenuta al freddo e lo stesso peso del gruppo tiene ben chiuso il contenitore.
La stifferite del coperchio è stata scavata in modo da accogliere meglio la parte fredda del gruppo termico.

La parte inferiore del coperchio è stata poi ritagliata per favorire il passaggio dell’aria fredda aspirata dalla ventolina ed è stato anche creato un bordo sporgente per meglio sigillarne la tenuta. Sulla sinistra è visibile la sonda del termostato che controlla la temperatura raggiunta.

Passiamo ora ai collegamenti fra il gruppo termico, l’alimentatore ed il termostato.
Mentre la ventola fredda e il termostato sono sempre sotto tensione, la cella Peltier e la ventola grande di raffreddamento vengono distaccate quando la temperatura è scesa al di sotto del limite prefissato.

Ora la temperature risalirà lentamente dai 7° ai 10°, dando tempo alla bottiglia piena d’acqua di abbassare la propria temperatura con la sola aria fredda mossa dalla piccola ventola.
L’altro vantaggio di questa pausa nel raffreddamento è l'eliminazione della condensa che si era formata sulle alette del radiatore.

Infine, alcune considerazioni sulle regolazioni e sul consumo.
Il termostato è completamente regolabile tramite tre pulsanti, le regolazioni che ci interessano sono:
P0 su C (cooling), P1 (Hysteresis) su 3, soglia di intervento a 10°.
In queste condizioni la cella Peltier parte e raffredda, giunta a 7° (10-3) smette di fare freddo pur continuando a muovere l’aria fredda attorno alla bottiglia. La temperatura ora risale adagio fino ai 10°, quando la Peltier riparte per raffreddare di nuovo fino a 7°, ecc. ecc.
Per quanto riguarda i consumi, tenete presente che, per privilegiare il rendimento, ho regolato l’alimentatore alla sua tensione più bassa (10,5 V) e, in queste condizioni, il consumo è di 50,4 W quando la Peltier sta lavorando e 10,1 W quando è scollegata.
In normali condizioni di funzionamento, con temperatura ambiente di 28°, la bottiglia di acqua raggiunge i 7° dopo circa 7 ore, consumando 0,4 Kw, quindi più o meno 10 centesimi di Euro.
Ed io me la bevo felice !