Paraloid, Vinavil e affini
#1
Inviato 30 aprile 2016 - 11:22
Non c'è il pericolo che faccia la patina bianca?
Diciamo che volendo fare una scala crescente sulla qualità dei prodotti utilizzabili come consolidante su matrici morbide, potremo mettere, ovviamente diluite (10% circa):
vernice trasparente, Vinavil, Attack, Paraloid. È corretto?
Ci sono casi in cui è consigliato utilizzare un prodotto anziché un'altro?
Chiedo scusa a Simone se rubo spazio alla sua pigna...magari si potrebbe spostare questa discussione aprendo uno spazio apposito!
#2
Inviato 30 aprile 2016 - 11:22
#3
Inviato 01 maggio 2016 - 12:33
ho diviso il messaggio e messo in apposita sezione
così possiamo continuare la discussione senza creare troppo off-topic
allora in ordine:
come grado di pericolosità partiamo dal
lucido di scarpe (usato nei primi esperimenti su fossili quando avevo 10-12 anni?!?)
poi
lacca per capelli, vernice trasparente, Vinavil, Attack, Paraloid
ma da utilizzare sarebbero solamente Attack e colle simili e Paraloid B72 (resine acriliche simili, ve ne sono una quantità ormai)
Io dal canto mio uso sempre e quasi sempre il Paraloid diluito al momento per quello che mi serve
(lo compro in granuli e lo disciolgo quando mi serve)
altrimenti se ne diluite troppo e lo lasciate nella bottiglia, dopo un pò vi trovate un pezzo di plastica e basta.....
x le matrici morbide
dipende dalla matrice
uso diluizioni comprese fra il 2-3% al 20% max 30%
un grado maggiore in percentuale ottieni l'inverso dell'effetto sperato
cioè che la miscela non riesca a infiltrarsi tra i granuli ed a rendere stabile la matrice
quindi maggiore è la diluizione
più dentro alla matrice la sostanza riesce a penetrare
ottenendo un maggiore effetto di stabilizzazione
inoltre un effetto collaterale di percentuali maggiori è l'effetto plasticoso
che si ottiene una volta asciutto
( all'Università, più di 20 anni fà, in laboratorio un tecnico che ci spiegò al volo alcune tecniche raccontò
che anche il paraloid abusato su alcuni pezzi ingiallisce con il tempo e l'esposizione alla luce solare)
quindi meglio essere parchi.
Un sistema per consolidare grosse matrici e che ho usato alcune volte è stato:
- diluizione al 2-3% per penetrare il più possibile nella matrice e consolidare il tutto
- poi una volta ripetuto il procedimento varie volte ed a distanza di 24/48 ore per dare il tempo di asciugarsi bene, ho preparato una miscela al 5-7% e rifatto il processo
- poi ho fatto una miscela al 20% circa e completato la procedura anche sul fossile
come in ogni cosa poi, abusare è sempre un errore!
Altri composti o resine acriliche
ho sentito parlare ed ho visto pezzi preparati con nuove miscele e resine
ad esempio sui pezzi americani e del Nord Africa
non mi sono mai interessato al loro acquisto in quanto
il prezzo è molto superiore al litro al Paraloid
e quindi da acquistare solo in casi particolari
le lavorazioni sono migliori (meno effetti collaterali) e mi pare si possano utilizzare
con una resa maggiore e tempi minori rispetto al B72
ma ripeto
non provato di persona e quindi non saprei dare ulteriori info
queste sono alcune idee al volo
ad altri se avete da aggiungere ...siete i benvenuti
postate le vostre esperienze, positive e negative
saranno utili a tutti
#4
Inviato 02 maggio 2016 - 07:12
Tuttavia mi sono reso conto che il consolidamento di alcuni 'pezzi miocenici provenienti da sedimenti con una percentuale di marna producono uno scurimento del prodotto finito, un effetto che non mi piace. Vorrei capire come fare ad ovviare a questa specie di cambiamento di colorazione datami appunto dal Paraloid B72
#5
Inviato 02 maggio 2016 - 07:21
Max, il 02 maggio 2016 - 07:12 , ha scritto:
Tuttavia mi sono reso conto che il consolidamento di alcuni 'pezzi miocenici provenienti da sedimenti con una percentuale di marna producono uno scurimento del prodotto finito, un effetto che non mi piace. Vorrei capire come fare ad ovviare a questa specie di cambiamento di colorazione datami appunto dal Paraloid B72
Percentuali usate?
Sedimento asciutto o umido?
modalità di trattamento?
di solito con il paraloid a basse percentuali di diluizione
resta il colore del sedimento originale
solo che ci vuole più tempo e maggiori passate per consolidare
oppure passare ad altri prodotti sempre nelle resine acriliche (costi maggiori)
#6
Inviato 02 maggio 2016 - 08:41
#7
Inviato 02 maggio 2016 - 09:16
poi dipende molto dalla matrice
proprio questi giorni devo fare un lavoro su alcune marne triassiche tedesche
e farò delle prove
quello è sicuramente un sedimento che tende a scurirsi
con il trattamento
farò delle prove su dei pezzetti senza nulla e vediamo cosa ne esce
#8 Guest_FOSSIL1_*
Inviato 02 maggio 2016 - 04:37
meglio evitare anche quelle cose che sono assolutamente insolubili come l'attack e i vari composti cianoacrilati (indicati invece per aggiustare fratture e simili).
il top sono il paraloid ben diluito in modo da farlo penetrare bene o le varie resine acriliche (vernici trasparenti) diluite per bene.
Personalmente preferisco le resine acriliche perchè sono più veloci, disponibili con varie caratteristiche, non ingialliscono nel tempo e sono più facili da rimuovere
#9
Inviato 03 maggio 2016 - 07:25
FOSSIL1, il 02 maggio 2016 - 04:37 , ha scritto:
meglio evitare anche quelle cose che sono assolutamente insolubili come l'attack e i vari composti cianoacrilati (indicati invece per aggiustare fratture e simili).
il top sono il paraloid ben diluito in modo da farlo penetrare bene o le varie resine acriliche (vernici trasparenti) diluite per bene.
Personalmente preferisco le resine acriliche perchè sono più veloci, disponibili con varie caratteristiche, non ingialliscono nel tempo e sono più facili da rimuovere
#10
Inviato 03 maggio 2016 - 08:00
FOSSIL1, il 02 maggio 2016 - 04:37 , ha scritto:
meglio evitare anche quelle cose che sono assolutamente insolubili come l'attack e i vari composti cianoacrilati (indicati invece per aggiustare fratture e simili).
il top sono il paraloid ben diluito in modo da farlo penetrare bene o le varie resine acriliche (vernici trasparenti) diluite per bene.
Personalmente preferisco le resine acriliche perchè sono più veloci, disponibili con varie caratteristiche, non ingialliscono nel tempo e sono più facili da rimuovere
1)non è vero che i cianoacrilati siano insolubili,perchè se si prende un pezzo incollato,oppure se ci si incolla le dita come spesso succede,basta spennellare dell'acetone e la colla si scioglie,quindi il cianoacrilato ha come SOLVENTE l'acetone
2) Diverso invece è il discorso sulla diluizione del cianoacrilato, perchè si diluisce a piacere sempre con l'acetone,però non è stabile, la soluzione và usata nelle 8 ore successive ,perchè poi inizia a polimerizzare quindi a indurire. Questo è dovuto a due fattori, uno che la soluzione ha una fluidità generata dalla fabbricazione,per cui così è,l'altra è che l'acetone anche se dichiarato anidro contiene sempre qualche radicale OH per cui fà polimerizzare la colla.
Comunque se abbiamo un fossile spalmato di Attack, se lo laviamo con dell'acetone, la colla si scioglie e viene tolta.
Per quanto riguarda gli altri prodotti, è inutile che faccia commenti,ognuno usa quelli che secondo lui sono i migliori, definiti tali da esperienza,convinzione,consigli di altri utilizzatori ecc. Perciò Buon Lavoro e risultati eccezzionalia tutti.
#11
Inviato 03 maggio 2016 - 10:49
#12
Inviato 03 maggio 2016 - 01:21
Max, il 03 maggio 2016 - 10:49 , ha scritto:
su internet,trovi a questo indirizzo ctseurope.com/catalogo.php
#13
Inviato 04 maggio 2016 - 06:49
#14 Guest_FOSSIL1_*
Inviato 05 maggio 2016 - 06:58
#15 Guest_FOSSIL1_*
Inviato 05 maggio 2016 - 07:00