0
conferma di specie
Iniziato da
raptor
, gen 01 2018 09:44
7 risposte a questa discussione
#1
Inviato 01 gennaio 2018 - 09:44
forse Bela brachystoma dorso.jpg 64,45K
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fose Bela brachystoma1.jpg 68,64K
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fose Bela brachystoma proto1.jpg 58,02K
1 Numero di downloadsCiao agli amici del forum ,
inizio con un "buon anno nuovo" ricco di fossili.
Dunque, questa piccolina mi ha dato qualche problema, ovvero non lei ma le consimili. Al momento nel detrito vagliato ne ho trovati 3 di questi esemplari uguali tra loro. Il 1° è andato distrutto, era il migliore tra i 3, purtroppo nel tentativo di pulirlo con uno spazzolino, mi si è disintegrato tra le mani. E' passato circa 1 mese dal nefasto evento, ci rimasi molto male, perché avere a che fare con queste piccoline è piuttosto complicato, la raccolta, la selezione del detrito, la ricerca e la pulizia , ecc. Tanta fatica per poi trovarsi tra le mani un bel niente.....Comunque questo II° esemplare l'ho trattato meglio, è lungo 2/3 di quello andato perso, ovvero circa 5 mm. Per la sua pulizia da un deposito di sabbia gialla molto aderente alla sua superficie, ho sperimentato per me una nuova tecnica, lasciarlo in uno scatolino di plastica a bagno d'acqua per circa 1 ora, per poi pulirlo sotto al trinoculare direttamente a bagno nell'acqua, utilizzando la punta di una spilla. Con questo sistema sono riuscito a togliere quasi subito la maggior parte della sabbia che aderiva al nicchio, avendo poi anche il vantaggio dell'effetto ventosa dell'acqua, che impediva al campione quegli improvvisi scatti tipici di quando si utilizza un ferretto appuntito su minuti soggetti. Le pareti dello scatolino inoltre sono state utili per bloccarlo e permettermi così una maggiore presa della punta dell'ago. Questo esemplare come gli altri del detrito raccolto, si è salvato dal cadere in un chiusino di raccolta delle acque piovane, che si trova a vale della parete con il giacimento di fossili presumo del Pliocene, infatti alla sua base v'è una cunetta in cemento dove scorrono le acque piovane che confluiscono poi in un chiusino, mi immagino a valle del chiusino quanti fossili pliocenici possano trovarsi, non ho indagato però dove vanno a finire le acque raccolte dal chiusino, se in un collettore generale, o disperse nella sottostante campagna? L'esemplare dovrebbe appartenere al gruppo della Bela brachystoma, che presenta diverse varianti, che non ho ancora studiato. Visto come altri dicono che le Bela sono delle bestie acce, chiedo agli esperti del gruppo una conferma su questa determinazione, ed al loro buon cuore qualora avessero già studiato la specie, se questo esemplare può ritenersi appartenere alla specie tipica, oppure ad una variante conosciuta della stessa o eventualmente a cosa altro?
raptor
inizio con un "buon anno nuovo" ricco di fossili.
Dunque, questa piccolina mi ha dato qualche problema, ovvero non lei ma le consimili. Al momento nel detrito vagliato ne ho trovati 3 di questi esemplari uguali tra loro. Il 1° è andato distrutto, era il migliore tra i 3, purtroppo nel tentativo di pulirlo con uno spazzolino, mi si è disintegrato tra le mani. E' passato circa 1 mese dal nefasto evento, ci rimasi molto male, perché avere a che fare con queste piccoline è piuttosto complicato, la raccolta, la selezione del detrito, la ricerca e la pulizia , ecc. Tanta fatica per poi trovarsi tra le mani un bel niente.....Comunque questo II° esemplare l'ho trattato meglio, è lungo 2/3 di quello andato perso, ovvero circa 5 mm. Per la sua pulizia da un deposito di sabbia gialla molto aderente alla sua superficie, ho sperimentato per me una nuova tecnica, lasciarlo in uno scatolino di plastica a bagno d'acqua per circa 1 ora, per poi pulirlo sotto al trinoculare direttamente a bagno nell'acqua, utilizzando la punta di una spilla. Con questo sistema sono riuscito a togliere quasi subito la maggior parte della sabbia che aderiva al nicchio, avendo poi anche il vantaggio dell'effetto ventosa dell'acqua, che impediva al campione quegli improvvisi scatti tipici di quando si utilizza un ferretto appuntito su minuti soggetti. Le pareti dello scatolino inoltre sono state utili per bloccarlo e permettermi così una maggiore presa della punta dell'ago. Questo esemplare come gli altri del detrito raccolto, si è salvato dal cadere in un chiusino di raccolta delle acque piovane, che si trova a vale della parete con il giacimento di fossili presumo del Pliocene, infatti alla sua base v'è una cunetta in cemento dove scorrono le acque piovane che confluiscono poi in un chiusino, mi immagino a valle del chiusino quanti fossili pliocenici possano trovarsi, non ho indagato però dove vanno a finire le acque raccolte dal chiusino, se in un collettore generale, o disperse nella sottostante campagna? L'esemplare dovrebbe appartenere al gruppo della Bela brachystoma, che presenta diverse varianti, che non ho ancora studiato. Visto come altri dicono che le Bela sono delle bestie acce, chiedo agli esperti del gruppo una conferma su questa determinazione, ed al loro buon cuore qualora avessero già studiato la specie, se questo esemplare può ritenersi appartenere alla specie tipica, oppure ad una variante conosciuta della stessa o eventualmente a cosa altro?
raptor
#2
Inviato 01 gennaio 2018 - 10:11
raptor, il 01 gennaio 2018 - 09:44 , ha scritto:
forse Bela brachystoma dorso.jpg fose Bela brachystoma1.jpg fose Bela brachystoma proto1.jpgCiao agli amici del forum ,
inizio con un "buon anno nuovo" ricco di fossili.
Dunque, questa piccolina mi ha dato qualche problema, ovvero non lei ma le consimili. Al momento nel detrito vagliato ne ho trovati 3 di questi esemplari uguali tra loro. Il 1° è andato distrutto, era il migliore tra i 3, purtroppo nel tentativo di pulirlo con uno spazzolino, mi si è disintegrato tra le mani. E' passato circa 1 mese dal nefasto evento, ci rimasi molto male, perché avere a che fare con queste piccoline è piuttosto complicato, la raccolta, la selezione del detrito, la ricerca e la pulizia , ecc. Tanta fatica per poi trovarsi tra le mani un bel niente.....Comunque questo II° esemplare l'ho trattato meglio, è lungo 2/3 di quello andato perso, ovvero circa 5 mm. Per la sua pulizia da un deposito di sabbia gialla molto aderente alla sua superficie, ho sperimentato per me una nuova tecnica, lasciarlo in uno scatolino di plastica a bagno d'acqua per circa 1 ora, per poi pulirlo sotto al trinoculare direttamente a bagno nell'acqua, utilizzando la punta di una spilla. Con questo sistema sono riuscito a togliere quasi subito la maggior parte della sabbia che aderiva al nicchio, avendo poi anche il vantaggio dell'effetto ventosa dell'acqua, che impediva al campione quegli improvvisi scatti tipici di quando si utilizza un ferretto appuntito su minuti soggetti. Le pareti dello scatolino inoltre sono state utili per bloccarlo e permettermi così una maggiore presa della punta dell'ago. Questo esemplare come gli altri del detrito raccolto, si è salvato dal cadere in un chiusino di raccolta delle acque piovane, che si trova a vale della parete con il giacimento di fossili presumo del Pliocene, infatti alla sua base v'è una cunetta in cemento dove scorrono le acque piovane che confluiscono poi in un chiusino, mi immagino a valle del chiusino quanti fossili pliocenici possano trovarsi, non ho indagato però dove vanno a finire le acque raccolte dal chiusino, se in un collettore generale, o disperse nella sottostante campagna? L'esemplare dovrebbe appartenere al gruppo della Bela brachystoma, che presenta diverse varianti, che non ho ancora studiato. Visto come altri dicono che le Bela sono delle bestie acce, chiedo agli esperti del gruppo una conferma su questa determinazione, ed al loro buon cuore qualora avessero già studiato la specie, se questo esemplare può ritenersi appartenere alla specie tipica, oppure ad una variante conosciuta della stessa o eventualmente a cosa altro?
raptor
inizio con un "buon anno nuovo" ricco di fossili.
Dunque, questa piccolina mi ha dato qualche problema, ovvero non lei ma le consimili. Al momento nel detrito vagliato ne ho trovati 3 di questi esemplari uguali tra loro. Il 1° è andato distrutto, era il migliore tra i 3, purtroppo nel tentativo di pulirlo con uno spazzolino, mi si è disintegrato tra le mani. E' passato circa 1 mese dal nefasto evento, ci rimasi molto male, perché avere a che fare con queste piccoline è piuttosto complicato, la raccolta, la selezione del detrito, la ricerca e la pulizia , ecc. Tanta fatica per poi trovarsi tra le mani un bel niente.....Comunque questo II° esemplare l'ho trattato meglio, è lungo 2/3 di quello andato perso, ovvero circa 5 mm. Per la sua pulizia da un deposito di sabbia gialla molto aderente alla sua superficie, ho sperimentato per me una nuova tecnica, lasciarlo in uno scatolino di plastica a bagno d'acqua per circa 1 ora, per poi pulirlo sotto al trinoculare direttamente a bagno nell'acqua, utilizzando la punta di una spilla. Con questo sistema sono riuscito a togliere quasi subito la maggior parte della sabbia che aderiva al nicchio, avendo poi anche il vantaggio dell'effetto ventosa dell'acqua, che impediva al campione quegli improvvisi scatti tipici di quando si utilizza un ferretto appuntito su minuti soggetti. Le pareti dello scatolino inoltre sono state utili per bloccarlo e permettermi così una maggiore presa della punta dell'ago. Questo esemplare come gli altri del detrito raccolto, si è salvato dal cadere in un chiusino di raccolta delle acque piovane, che si trova a vale della parete con il giacimento di fossili presumo del Pliocene, infatti alla sua base v'è una cunetta in cemento dove scorrono le acque piovane che confluiscono poi in un chiusino, mi immagino a valle del chiusino quanti fossili pliocenici possano trovarsi, non ho indagato però dove vanno a finire le acque raccolte dal chiusino, se in un collettore generale, o disperse nella sottostante campagna? L'esemplare dovrebbe appartenere al gruppo della Bela brachystoma, che presenta diverse varianti, che non ho ancora studiato. Visto come altri dicono che le Bela sono delle bestie acce, chiedo agli esperti del gruppo una conferma su questa determinazione, ed al loro buon cuore qualora avessero già studiato la specie, se questo esemplare può ritenersi appartenere alla specie tipica, oppure ad una variante conosciuta della stessa o eventualmente a cosa altro?
raptor
Ciao, non so se questo link ti può aiutare.
https://www.research...tropoda_Conidae
#3
Inviato 02 gennaio 2018 - 07:47
Ciao "Nonno",
stamane ho dato un'occhiata veloce al link da te proposto, sicuramente li c'è molto da imparare sugli esemplari di B. brachyistoma che vi sono presentati, in special modo quelli fossili.
Quindi anche te sei dell'idea che trattasi della specie citata, ora si tratta di capire se esemplare tipico della specie oppure una delle sue forme!
Se mi fossi dedicato alla ricerca di un testo su B. brachyistoma, sicuramente non avrei trovato di meglio,
grazie tanto, raptor
stamane ho dato un'occhiata veloce al link da te proposto, sicuramente li c'è molto da imparare sugli esemplari di B. brachyistoma che vi sono presentati, in special modo quelli fossili.
Quindi anche te sei dell'idea che trattasi della specie citata, ora si tratta di capire se esemplare tipico della specie oppure una delle sue forme!
Se mi fossi dedicato alla ricerca di un testo su B. brachyistoma, sicuramente non avrei trovato di meglio,
grazie tanto, raptor
#4
Inviato 02 gennaio 2018 - 08:45
Ciao Nonno ,
mi sono dedicato a confrontare le foto su esposte con quelle della pubblicazione di Mariottini et Al. da te suggerita. A lume di naso, penso che la specie da me esposta non rientri in nessuna delle forme presenti nei quadri della citata pubblicazione. Il fatto è che il mio esemplare ha un aspetto del tutto pupoide, molto affusolato, poco largo e con protoconca abbombata, forse occorrerà cercare su altre pubblicazioni per trovare una forma che gli assomigli! Le tue osservazioni trovano riscontro con le mie? Fammi sapere.
raptor
mi sono dedicato a confrontare le foto su esposte con quelle della pubblicazione di Mariottini et Al. da te suggerita. A lume di naso, penso che la specie da me esposta non rientri in nessuna delle forme presenti nei quadri della citata pubblicazione. Il fatto è che il mio esemplare ha un aspetto del tutto pupoide, molto affusolato, poco largo e con protoconca abbombata, forse occorrerà cercare su altre pubblicazioni per trovare una forma che gli assomigli! Le tue osservazioni trovano riscontro con le mie? Fammi sapere.
raptor
#5
Inviato 02 gennaio 2018 - 11:36
raptor, il 02 gennaio 2018 - 08:45 , ha scritto:
Ciao Nonno ,
mi sono dedicato a confrontare le foto su esposte con quelle della pubblicazione di Mariottini et Al. da te suggerita. A lume di naso, penso che la specie da me esposta non rientri in nessuna delle forme presenti nei quadri della citata pubblicazione. Il fatto è che il mio esemplare ha un aspetto del tutto pupoide, molto affusolato, poco largo e con protoconca abbombata, forse occorrerà cercare su altre pubblicazioni per trovare una forma che gli assomigli! Le tue osservazioni trovano riscontro con le mie? Fammi sapere.
raptor
mi sono dedicato a confrontare le foto su esposte con quelle della pubblicazione di Mariottini et Al. da te suggerita. A lume di naso, penso che la specie da me esposta non rientri in nessuna delle forme presenti nei quadri della citata pubblicazione. Il fatto è che il mio esemplare ha un aspetto del tutto pupoide, molto affusolato, poco largo e con protoconca abbombata, forse occorrerà cercare su altre pubblicazioni per trovare una forma che gli assomigli! Le tue osservazioni trovano riscontro con le mie? Fammi sapere.
raptor
Purtroppo non è un tipo di ricerca di cui mi sia molto interessato, ricordavo di quel link cercando altre pubblicazioni sulla malacologia mediterranea, attuale, con quella pliocenica sui foraminiferi e micro fossili.
Se trovo altro materiale te lo passo.
#6
Inviato 03 gennaio 2018 - 09:27
nonno, il 02 gennaio 2018 - 11:36 , ha scritto:
Purtroppo non è un tipo di ricerca di cui mi sia molto interessato, ricordavo di quel link cercando altre pubblicazioni sulla malacologia mediterranea, attuale, con quella pliocenica sui foraminiferi e micro fossili.
Se trovo altro materiale te lo passo.
Se trovo altro materiale te lo passo.
Ciao Nonno,
appena avrò del tempo a disposizione mi dedicherò a raccogliere il maggior numero di pubblicazioni dedicate a Bela brachystoma, per poter fare gli opportuni confronti. Comunque quella che m'hai fornito di Oliviero et Al. , dovrebbe essere già abbastanza esauriente per quantità di forme considerate sia fossili che attuali del complex B. brachystoma, ma non si sa mai??
Se trovi qualcosa di nuovo tienici informati,
grazie, raptor
#7
Inviato 03 gennaio 2018 - 10:03
Ciao Nonno ,
in una delle mie cartelle, ho trovato questa pubblicazione di Scarponi et Al. su alcuni Turridae del Miocene, https://www.app.pan....pp001582015.pdf , che per ogni buon fine ritengo utile divulgare, dove sono documentate due specie di Bela, la varovtsiana sp. nov. e la robusta, che non pare somiglino all'esemplare in post, ma di cui penso sia utile conoscere l'esistenza.
raptor
in una delle mie cartelle, ho trovato questa pubblicazione di Scarponi et Al. su alcuni Turridae del Miocene, https://www.app.pan....pp001582015.pdf , che per ogni buon fine ritengo utile divulgare, dove sono documentate due specie di Bela, la varovtsiana sp. nov. e la robusta, che non pare somiglino all'esemplare in post, ma di cui penso sia utile conoscere l'esistenza.
raptor
#8
Inviato 03 gennaio 2018 - 11:25
raptor, il 03 gennaio 2018 - 10:03 , ha scritto:
Ciao Nonno ,
in una delle mie cartelle, ho trovato questa pubblicazione di Scarponi et Al. su alcuni Turridae del Miocene, https://www.app.pan....pp001582015.pdf , che per ogni buon fine ritengo utile divulgare, dove sono documentate due specie di Bela, la varovtsiana sp. nov. e la robusta, che non pare somiglino all'esemplare in post, ma di cui penso sia utile conoscere l'esistenza.
raptor
in una delle mie cartelle, ho trovato questa pubblicazione di Scarponi et Al. su alcuni Turridae del Miocene, https://www.app.pan....pp001582015.pdf , che per ogni buon fine ritengo utile divulgare, dove sono documentate due specie di Bela, la varovtsiana sp. nov. e la robusta, che non pare somiglino all'esemplare in post, ma di cui penso sia utile conoscere l'esistenza.
raptor
Sicuramente anche questo link sarà utile a qualche altro nostro amico.