Classificazione
ROCCIA METAMORFICA a composizione calcitica;
Caratteri:
-di colore rosa, bianco, rosa intenso con venature grige;
-struttura a saccaroide grana media;
-compattezza buona.
Inquadramento geologico:
fa parte di un filone disposto verticalmente nella formazione "gneissico-Kinzigitica" della zona Ivrea-Verbano.
Larghezza del filone: 150-200 mt.
Potenza max 30 mt che va restringendosi a valle. Sull'altro versante la potenza è di 8 mt.
Da notare che questo filone di marmo bianco/rosato (quindi roccia metamorfica) si trova a pochissimi Km dai graniti di Baveno e dai graniti di Montorfano .
Cave:
Le cave sono ubicate nella val d'Ossola, riva sx del fiume Toce, sopra l'abitato di Candoglia. Le cave risalgono all'epoca romana; nel corso dei secoli ne sono state aperte altre a quote sempre più alte. Attualmente si estrae ancora dalla Cava Madre (in galleria) a 500 mt. di altitudine e dalla cava Cornovo (a cielo aperto) a 900 mt. Il marmo viene estratto con taglio a mezzo del filo elicoidale.
Impiego:
Il marmo di Candoglia ha trovato il più grande impiego nel Duomo di Milano(sia per gli interni che per gli esterni) così da essere indicato anche col nome di "marmo del Duomo".
In base ad un privilegio di Gian Galeazzo Visconti, fin dal 1387, il materiale estratto dalle cave di Candoglia è esclusivo della "Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano".
Ecco perchè lo stesso filone marmoreo che riemerge sul versante opposto a Candoglia (riva dx del fiume Toce) commercialmente ha dovuto prendere un altro nome. Sono i cosidetti "marmi di Ornavasso" ugualmente belli anche se leggermente più screziati, utilizzati nella Certosa di Pavia.
Trasporto:
I pesanti blocchi di marmo (1 m3 circa 3 t.)venivano dapprima fatti scivolare a valle, poi caricati sui battelli per giungere a Milano dapprima attraverso la navigazione fluviale del fiume Toce, poi del Lago Maggiore, del Ticino e del Naviglio Grande che con un sistema di "chiuse" permetteva alle imbarcazioni di superare il dislivello delle acque e portare i blocchi di marmo vicinissimi alla Piazza del Duomo.
...."tutto il Duomo è passato sul Naviglio"....è un detto antico ma veritiero.
Difetti:
Presentano un sensibile contenuto in pirite che può trovarsi sporadicamente oppure in aggregati di cristalli anche grandi. Presenti anche rari granuli di magnetite. Tale presenza di minerali metalliferi determina purtroppo una scarsa durevolezza, con la conseguente necessità di continuo ricambio degli elementi rovinati.
A Candoglia esistono due laboratori, sempre in attività , in cui gli artigiani lavorano ancora oggi esclusivamente per il Duomo di Milano, rifacendo i pezzi ex novo. Al termine, questi nuovi capolavori saranno mandati a Milano dove prenderanno il posto di quelli deteriorati.
Note:
Durante la visita alla Cava Madre di Candoglia ho avuto il privilegio di conoscere l'autrice del libro "Il percorso dei Marmi: dalle cave di Candoglia e Ornavasso al Duomo di Milano" la pregiatissima prof.ssa Clara Moschini, che qui cordialmente saluto, con la quale ho condiviso gioie per una giornata tanto interessante e un pò di...sofferenza nel salire alla Cava Madre con la calura di una giornata estiva (era il 14 luglio 2006)
Questo libro, di eccezionale interesse storico per foto e documenti , vuol essere anche una voce a favore degli abitanti di Ornavasso "dall'altra parte del Toce", dove "la vena del marmo sprofonda e riappare", che hanno saputo industriarsi mantenendo il controllo delle risorse del proprio territorio e contrapponendosi all'attività della "Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano", quella istituita da Gian Galeazzo Visconti per gestire le cave di Candoglia .