L'esemplare illustrato è un Conus aquitanicus dell'Aquitaniano della regione francese Landes: mm. 29,2 x 14,3
0
6 risposte a questa discussione
#1
Inviato 18 aprile 2015 - 07:06
E’ una conchiglia conica e allungata; la spira è allungata e turricolata, scaliforme ed appuntita; La spire sono concave e lisce, ma possono presentare dei solchi spirali. L’ultimo giro è molto lungo, ornato con linee trasversali ravvicinate, lungo le quali si susseguono corti e sottili tratti di colore rossastro; alla base sono presenti alcuni solchi, mentre il resto dell’ultimo giro è liscio; il labbro è arcuato ed affilato. Sull’ultimo giro, in alcuni esemplari, si possono intravedere due fasce trasversali, anch’esse di colore rossastro. Sulla carena delle spire è visibile una fascia di colore rossastro, che sulle ultime due spire si scompone in una serie di macchie di forma irregolare, poste a distanza abbastanza regolare.
L'esemplare illustrato è un Conus aquitanicus dell'Aquitaniano della regione francese Landes: mm. 29,2 x 14,3
L'esemplare illustrato è un Conus aquitanicus dell'Aquitaniano della regione francese Landes: mm. 29,2 x 14,3
#2
Inviato 19 aprile 2015 - 08:06
Grazie a questo esemplare e ad un'altro della mia collezione, potrò illustrare il collegamento che, con pochissimi dubbi, esiste tra questa specie ed una attualmente presente nel Mar Mediterraneo.
#3
Inviato 20 aprile 2015 - 05:59
Interessante, non intendendome di malacofauna (in verità non mi intendo di niente ) puoi spiegarmi meglio il collegamento in questione .
Grazie
Grazie
#4
Inviato 26 aprile 2015 - 09:45
Ho aspettato qualche giorno per rispondere, per poter organizzare meglio le mie idee: ora, grazie anche a un articolo uscito proprio all'inizio di aprile di questo anno, ho la possibilità di cercare indizi relativi alla diffusione del Conus aquitanicus o di Conus ad esso strettamente correlati, che potrebbero averlo preceduto nel tempo, fino alle coste orientali dell'America, come potrebbe essere già successo nel caso del Conus ponderosus: infatti, una specie attuale, che discende dal Conus ponderosus, è attualmente l'unica conosciuta che popola entrambi i lati dell'Oceano Atlantico. Se, come spero, riuscirò a confrontarmi con l'autore di questo articolo, potremmo confrontare questa ipotesi, peraltro molto plausibile, a giudicare dal materiale fotografico che ho potuto raccogliere. Ciò significherebbe che il Conus in questione potrebbe facilmente essere arrivato anche nel Mar Mediterraneo, molto più vicino, e ciò consoliderebbe il collegamento ad un Conus attuale, la cui presenza nel Mediterraneo non sarebbe spiegabile diversamente.
#5
Inviato 26 aprile 2015 - 10:47
Spero che tu riesca a portare la tua ipotesi all'autore del libro
Facci sapere.
Facci sapere.
#6
Inviato 04 aprile 2016 - 08:08
Proprio ieri ho ricevuto i due esemplari che illustro qui di seguito, alti circa 15 mm. Se fossero stati privi di colorazione, non avrei avuto dubbi nell'identificarli come Conus dujardini, vista la provenienza: St. Martin d'Oney (Landes) - Francia.
La colorazione, tuttavia, è identica a quella del Conus aquitanicus.
La colorazione, tuttavia, è identica a quella del Conus aquitanicus.
Allega File(s)
#7
Inviato 04 aprile 2016 - 08:11
E' sicuramente interessante anche il confronto della colorazione mostrata da questi esemplari con quella ottenuta attraverso l'uso della luce UV su un esemplare di Conus aquitanicus: l'immagine allegata è stata invertita rispetto all'immagine originale.
(Bruno Caze, Didier Merle , Jean-Paul Saint Martin , Jean-Michel Pacaud (2010) “Contribution of residual colour patterns to the species characterization of Caenozoic molluscs (Gastropoda, Bivalvia)”)
(Bruno Caze, Didier Merle , Jean-Paul Saint Martin , Jean-Michel Pacaud (2010) “Contribution of residual colour patterns to the species characterization of Caenozoic molluscs (Gastropoda, Bivalvia)”)