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La fotografia dell'ambra.


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2 risposte a questa discussione

#1 Enotria

Enotria

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Inviato 23 agosto 2016 - 05:06

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Premessa: io mi sono divertito moltissimo, molto di più che se avessi fatto le stesse prove con un microscopio specializzato da diverse migliaia di Euro. ::)




Il mio divertimento è ottenere il massimo possibile, anche con il minimo disponibile.

Prendiamo uno dei soggetti più difficili da fotografare, l’ambra fossile, e proviamo ad utilizzare un microscopio super economico, come quelli che abbiamo visto ultimamente.

Vediamo assieme come è possibile, con alcuni accorgimenti, ottenere delle immagini di qualità accettabile, pur con strumenti che, normalmente, vengono considerati dei giocattoli per ragazzini curiosi.

Il problema principale delle ambre risiede nella loro corretta illuminazione: la loro stessa forma ed il taglio, il colore più o meno accentuato, i difetti meccanici, creano mille riflessi che sottraggono luce al soggetto ed aggiungono invece tanti altri punti di luce che abbassano il contrasto e la risoluzione della nostra immagine.

Allega file  1.JPG   41K   0 Numero di downloads



In condizioni normali, come era da aspettarsi, salta fuori una schifezza. Assurdi i riflessi della corona di led che da l’illuminazione principale, orribile il riflesso di una luce estranea al set, probabilmente una finestra ed altre luci sparse ed incontrollate che disturbano il nostro soggetto.

Ora la corona di led sarà anche comoda se non abbiamo altro per illuminare, ma è una illuminazione totalmente errata e va usata solo se l’alternativa è il buio completo e quindi siamo nell’impossibilità di fotografare.

Allora, molto meglio spegnere i led ed utilizzare un faretto tipo Ikea, meglio ancora se ad intensità luminosa regolabile. Quello che otterremo è qualcosa di simile a questa foto:

Allega file  2.JPG   82,19K   0 Numero di downloads



Ancora, magari per motivi diversi, ma ancora una vera schifezza.

Questa volta quello che più disturba è l’ombra netta che l’unica sorgente luminosa proietta, inoltre c’è ancora il riflesso della finestra aperta e si è aggiunto un riflesso nuovo che è quello del faretto utilizzato.
Sembra proprio che il rimedio sia molto peggio della corona di led, invece siamo ad un passo dalla soluzione.

Quello che ci serve ora è il fondo di un bicchierino di plastica traslucida, tipo caffè o yogurt, a cui facciamo una apertura sul fondo ed una su una parete laterale, qualcosa di simile:

Allega file  3.JPG   84,59K   0 Numero di downloads



Il nome tecnico che si usa in Fotografia per un simile accessorio è “gabbia di luce” ed il suo scopo è quello di diffondere in modo uniforme la luce al suo interno.
Il nostro set fotografico diventerà quindi qualcosa di simile a questo:

Allega file  4.JPG   89,01K   1 Numero di downloads



Naturalmente non vedete l’ambra che sarà al centro, sotto al fondello di plastica bianca.
La luce dello spot entrerà nella “gabbia” da una parete laterale e poi comincerà a rimbalzare un po’ ovunque, sul pavimento, sulle pareti, dappertutto, eliminando così qualsiasi ombra ed attenuando qualsiasi riflesso.
Finalmente la nostra immagine appare ora pulita, con un buon contrasto e ben illuminata, nonostante l’utilizzo di una sola sorgente di luce.
Ombre e luci inopportune sono così state eliminate.

Allega file  5.JPG   107,91K   1 Numero di downloads





Un altro problema che incontriamo nel fotografare le ambre è nella loro forma, o meglio, nella posizione che ha una eventuale inclusione rispetto alla forma della pietra.
La maggior parte delle ambre viene lavorata a cabochon, quindi con una superficie semi sferica sopra ad una base piatta, ma non sempre l’inclusione risulta in posizione favorevole per essere fotografata.

Allega file  6.jpg   57,33K   1 Numero di downloads



In questo caso il soggetto da fotografare è proprio sulla costa della pietra, in una posizione che non ha alcuna possibilità di equilibrio.
Una soluzione molto pratica è allora l’utilizzo di una pinzetta fornita di manico, in grado di ruotare attorno al proprio asse. Può essere auto costruita con una molletta per capelli, una cicogna,  rubata alla moglie, oppure acquistata per pochi Euro. In ogni caso, vi consiglio di incollare alla sua base un disco magnetico, in questo modo se il piano del microscopio è in metallo, troverà sempre un saldo appoggio, altrimenti basta un qualsiasi pezzo di ferro per formare una base più che solida per lo scopo.

Allega file  7.JPG   73,65K   0 Numero di downloads



Questo semplice accessorio vi permetterà così di trattenere la pietra nella giusta posizione mentre fate la foto:

Allega file  8.jpg   65,66K   0 Numero di downloads



Eventualmente poi l’immagine può venire rifinita ritagliando il particolare o eliminando la vista del fermaglio.



Altro grosso problema delle ambre sono i difetti superficiali. L’ambra è un materiale abbastanza tenero, si riga con facilità, si spezza a seguito di urti, invecchiando in cattive condizioni di conservazione forma talvolta una fitta retinatura che avvolge la pietra togliendole la sua naturale lucentezza.
Come possiamo eliminare questi difetti che ci precludono la vista del vero soggetto sottostante ?

Allega file  9.jpg   71,04K   0 Numero di downloads



Questa pietra è completamente coperta da abrasioni superficiali che mascherano le forme della inclusione che, in queste condizioni, si intravvede appena.

Un rimedio molto semplice a questo problema è quello di cospargere la pietra con un liquido molto fluido (deve penetrare facilmente nelle fessurazioni) e che abbia un indice di rifrazione il più possibile uguale alla nostra ambra. In questo modo il liquido penetra nelle abrasioni e le rende invisibili. Guardate il risultato di una sola goccia di questo liquido:

Allega file  10.jpg   82,31K   1 Numero di downloads



Penso che la differenza sia piuttosto evidente, anzi, ho lasciato apposta un paio di errori che ho fatto in quanto spiegano meglio quello che è avvenuto.
Con un contagocce ho depositato una sola goccia sopra alla zanzara. Il liquido è scivolato ed è passato sotto alla pietra bagnandola anche sotto: ne vedete il limite indicato dalle frecce rosse sulla sinistra. Ma, data la pendenza della pietra, non è andato invece sulla destra, era in salita, ed allora una parte delle abrasioni sono rimaste normalmente visibili, le vedete a destra, di nuovo indicate dalle frecce rosse.

Resta ora il punto principale: qual è il liquido che compie questo miracolo ?
Va benissimo del comune olio di semi, qualche goccia e le imperfezioni superficiali spariscono. Dopo l’uso, ricordatevi però di pulire per bene sia la pietra sia la base del microscopio, perché essendo un prodotto naturale, tende a degradarsi nel tempo. A livello professionale si utilizza al suo posto dei prodotti sintetici altamente stabilizzati, tipo l’olio da microscopia o, ancora meglio, il benzoato di benzile.

Naturalmente, tutto quanto abbiamo detto per la fotografia delle ambre vale anche in senso generale, tutte quelle volte che i problemi fotografici sono simili.
Quindi sarà utile anche per i collezionisti di conchiglie, minerali, monete, ecc. ecc.

::)

#2 Attilio

Attilio

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Inviato 23 agosto 2016 - 08:00

Complimenti, come al solito.

#3 bisnonno

bisnonno

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Inviato 23 agosto 2016 - 08:30

Complimenti, spiegazione molto ben dettagliata e dimostrata. Come al solito da...gran maestro :)




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