22 risposte a questa discussione

[Neomegalodon]

Per come la vedo io una collezione di tipo naturalistico è strutturata su differenti vettori motivazionali:
1) Edonistico: riguarda il piacere che il collezionista ricava dalla ricerca, dalla classificazione e dalla conservazione dei reperti. Penso che questo sia un elemento imprescindibile senza il quale l'attività del collezionare sarebbe senza senso.
2) Scientifico: riguarda il valore piu o meno significativo della collezione stessa in termini di rilevanza scientifica ed è legato strettamente alle modalità di raccolta, classificazione e conservazione dei reperti. Questo elemento è opzionale in quanto non assume la medesima rilevanza per tutti i collezionisti. Per me nello specifico ha una significativa importanza.
3) Sociale/didattico: tale aspetto è inerente al significato didattico e divulgativo per cui la collezione può assumere il ruolo di vettore di diffusione culturale e veicolare messaggi di carattere educativo. Anche questo è un aspetto non indispensabile alla sussistenza della collezione stessa. A mio personale giudizio è un elemento piuttosto auspicabile nell'ottica di condivisione del sapere che ritengo essere motore fondamentale della crescita sia individuale che collettiva. È forse in fondo il binario su cui si muove lo stesso Paleofox.

[bisnonno]

Neomegalodon, il 26 marzo 2018 - 12:38 , ha scritto:

Per come la vedo io una collezione di tipo naturalistico è strutturata su differenti vettori motivazionali:
1) Edonistico: riguarda il piacere che il collezionista ricava dalla ricerca, dalla classificazione e dalla conservazione dei reperti. Penso che questo sia un elemento imprescindibile senza il quale l'attività del collezionare sarebbe senza senso.
2) Scientifico: riguarda il valore piu o meno significativo della collezione stessa in termini di rilevanza scientifica ed è legato strettamente alle modalità di raccolta, classificazione e conservazione dei reperti. Questo elemento è opzionale in quanto non assume la medesima rilevanza per tutti i collezionisti. Per me nello specifico ha una significativa importanza.
3) Sociale/didattico: tale aspetto è inerente al significato didattico e divulgativo per cui la collezione può assumere il ruolo di vettore di diffusione culturale e veicolare messaggi di carattere educativo. Anche questo è un aspetto non indispensabile alla sussistenza della collezione stessa. A mio personale giudizio è un elemento piuttosto auspicabile nell'ottica di condivisione del sapere che ritengo essere motore fondamentale della crescita sia individuale che collettiva. È forse in fondo il binario su cui si muove lo stesso Paleofox.

A mio parere, il...vero..collezionista è colui che è animato dai 3 paragrafi da te indicati, altrimenti non è vero collezionismo, ma diventa qualcosa di maniacale.
Certamente, 1° - Il ...piacere, se non vi è piacere certamente uno non ne fa collezione.
2° - La curiosità della ricerca, dello studio e del valore scientifico.
3° - La soddisfazione di poter portare a conoscenza, a di far godere, anche altri nel piacere di raccontare e le nostre avventure, come pure la storia di ogni singolo nostro reperto sia se acquistato che trovato in loco.
Credo che il tutto debba andare sempre di pari passo.

nonno

Ps. Quì nessuno ce l'ha con nessuno, sono semplici chiarimenti, discussioni dove, giustamente, ognuno di noi è libero di esprimere le proprie idee e il proprio pensiero. Questo serve anche per tenere...animato sia il forum che i rapporti tra i vari partecipanti sempre nel rispetto reciproco di ogni singolo partecipante.

[Neomegalodon]

Certo, la dialettica tiene vivo il forum