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Tassonomia - paleontologia

La tassonomia (dal greco ταξις, taxis, "ordinamento", e νομος, nomos, "norma" o "regola") è, nel suo significato più generale, la scienza della classificazione. Abitualmente, si impiega il termine per designare la tassonomia biologica, la scienza dell'ordinare gli organismi in un sistema di classificazione composto da una gerarchia di taxa annidati.

Con il termine tassonomia, dunque, ci si può riferire sia alla classificazione gerarchica di concetti, sia al principio stesso della classificazione. Praticamente tutti i concetti, gli oggetti animati e non, i luoghi e gli eventi possono essere classificati seguendo uno schema tassonomico. La tassonomia è la scienza che si occupa genericamente dei modi di classificazione (degli esseri viventi e non). Per classificazione si intende la descrizione e la collocazione in un sistema tassonomico di una entità, mentre per determinazione si intende il riconoscimento o l'identificazione di un soggetto. Soprattutto in ambito scientifico (es.botanicazoologia) è importante non confondere questi termini.

Secondo la matematica, una tassonomia è una struttura ad albero di istanze (o categorie) appartenenti ad un dato gruppo di concetti. A capo della struttura c'è un'istanza singola, ilnodo radice, le cui proprietà si applicano a tutte le altre istanze della gerarchia (sotto-categorie). I nodi sottostanti a questa radice costituiscono categorie più specifiche le cui proprietà caratterizzano il sotto-gruppo del totale degli oggetti classificati nell'intera tassonomia.

In biologia è la disciplina scientifica che si occupa di attribuire un nome agli organismi viventi e di classificarli. Di conseguenza, la Tassonomia Biologica è una sottodisciplina della Biologia Sistematica, che studia le relazioni di parentela fra gli organismi e la loro storia evolutiva. Attualmente, la Tassonomia agisce dopo avere risolto l'albero filogenetico degli organismi studiati, cioè, una volta che vengono risolti i cladi, o rami evolutivi, in funzione delle relazioni di parentela fra essi.

Attualmente esiste il consenso nella comunità scientifica del fatto che la classificazione deve essere interamente consistente con ciò che si sa della filogenesi dei taxa, poiché solo allora fornirà il servizio che si spera essa dia al resto dei rami della Biologia (vedere per esempio Soltis e Soltis 2003 [1]), ma ci sono scuole dentro la Biologia Sistematica che definiscono con sfumature differenti la maniera nella quale la classificazione deve corrispondere alla filogenesi conosciuta.

Più in là della scuola che la definisce, il fine ultimo della Tassonomia è organizzare l'albero filogenetico in un sistema di classificazione. Perciò, la scuola cladistica (quella che predomina al giorno d'oggi) converte i cladi in taxa. Un taxon è un clade al quale fu assegnato una categoria tassonomica e un nome in latino, di cui si faceva una descrizione, associandone un esemplare "tipo", e che fu pubblicato in una rivista scientifica. Quando si fa tutto questo, il taxon ha un nome corretto. La nomenclatura è la sottodisciplina che si occupa di regolamentare questi passi, e far sì che ci si attenga ai principi di nomenclatura. Di conseguenza, i sistemi di classificazione che ne nascono, funzionano come contenitori di informazione da un lato, e come predittivi dall'altro.

Una volta terminata la classificazione di un taxon, si estraggono i caratteri diagnostici di ognuno dei suoi membri, e sopra questa base si confezionano chiavi dicotomiche di identificazione, le quali sono utilizzate allo scopo di determinare o identificare gli organismi, ubicando un organismo sconosciuto in un taxon conosciuto del sistema di classificazione dato. La determinazione o identificazione è inoltre la specialità, dentro la tassonomia, che si occupa dei principi di elaborazione delle chavi dicotomiche e altri strumenti utilizzati allo stesso fine.

Le norme che regolano la creazione dei sistemi di classificazione sono in parte convenzioni più o meno arbitrarie. Per comprendere queste arbitrarietà (per esempio, la nomenclatura binomiale delle specie e la uninominale delle categorie superiori alla specie, o anche la quantità di categorie tassonomiche e i nomi delle stesse) è necessario studiare la storia della Tassonomia, che ci ha lasciato come eredità i Codici Internazionali di Nomenclatura alle cui regole tecniche debbono attenersi i sistemi di classificazione.

La nuova crisi di biodiversità, i progressi nell'analisi del DNA, e la possibilità di interscambiare informazione attraverso Internet, hanno dato un enorme impulso a questa scienza nella decade del 2000, generando un dibattito riguardo alla necessità di fare riforme sostanziali dei Codici, che ancora si stanno discutendo. Alcuni esempi di nuove proposte sono la "Tassonomia libera da ranghi", i "marchi del DNA" e la pubblicazione su Internet.

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Il cervo sardo

Impronte e piste del cervide endemico "Praemegaceros" cazioti (DEPERET, 1897) (Artiodactyla, Cervidae) sono state recentemente scoperte in depositi pleistocenici affioranti lungo la costa settentrionale ed occidentale della Sardegna (Gallura, Anglona, Nurra, Bosano, Sinis e Sulcis-Iglesiente). Le ricerche fino ad oggi condotte, hanno consentito di riconoscere in piú di cinquanta sezioni migliaia di impronte riferibili all´icnogenere Bifidipes, che potrebbero rappresentare anche una ichnospecie nuova.

Impronte e piste del cervide endemico "Praemegaceros" cazioti (DEPERET, 1897) (Artiodactyla, Cervidae) sono state recentemente scoperte in depositi pleistocenici affioranti lungo la costa settentrionale ed occidentale della Sardegna (Gallura, Anglona, Nurra, Bosano, Sinis e Sulcis-Iglesiente). Le ricerche fino ad oggi condotte, hanno consentito di riconoscere in piú di cinquanta sezioni migliaia di impronte riferibili all´icnogenere Bifidipes, sia sulla superficie di strato che in sezione verticale, in sedimenti attribuibili ad ambiente di battigia, alta spiaggia, lagunari e dunari. Sono state riconosciute piste, tre o piImmagineú tracce consecutive prodotte dallo stesso individuo che possono essere seguite per alcuni metri, e superfici di calpestio, gruppi di diverse tracce solitamente sovrapposte in maniera caotica. Alcune impronte si presentano come tracce semplici, dove le tracce della mano e del piede sono separate, altre come tracce composte, dove le tracce della mano e del piede si sovrappongono completamente o parzialmente.

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Ippopotamo nano

Una caverna piena di ossa dell´estinto ippopotamo nano forse potra gettare nuova luce sul popolamento di Cypro da parte dell´uomo ed il suo ruolo nel ecosistema dell´isola. Recenti scavi in una grotta nei pressi del villaggio Ayia Napa hanno riportato alla luce i resti fossili di piú di 80 individui di ippopotamo nano, parenti degli odierni ippopotami africani che hanno raggiunto l´isola forse tra i 100.000 a 250.000 anni fá. Erano erbivori di piccola taglia, alti appena 75 cm ed lungi 140 cm. Il muso era protratto in avanti, adatto ad brucare la bassa vegetazione sulla terra ferma, ma in caso gli animali si potevano alzare sugli arti posteriori per raggingere foglie di cespugli o alberi.

L´accumulo dei fossili potrebbe essere naturale, ma anche frutto della caccia ed macellamento da parte di esseri umani.
Ioannis Panayides, responsabile degli scavi del dipartimento geologico: "E´ la storia delle nostre origine, conoscere la nostra storia geologica, ci da conoscenze su noi stessi."

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Il primo Mammut - una statuetta vecchia 35.000 anni

È la piú antica rappresentazione plastica conosciuta: una piccola sculptura lunga 4 cm ed con un peso di 7,5 grammi che rappresenta un mammut lanoso. Fine ottobre verra esposta per la prima volta in pubblico. L´artefatto é stato scoperto l´anno scorso da archeologi del museo di Tübingen in una grotta del Baden-Württemberg (Germania). Fu scoperta insieme ad altre quattro figure in avorio, ed viene datata a 35.000 anni. Gia nel 1931 nella grotta di Vogelherd furono trovati 11 lavori in avorio, che rappresentavano cavalli, mammuts ed orsi preistorici. Ora studenti di Tübingen hanno cercato nei scarti di quella storica campagna di scavo - piu di 112.000 litri di fango in 7000 sacchi.

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