Orme fossili di antenati dei dinosauri in provincia di Brescia
- Scritto da Nicola A. Cosanni
 Le orme scoperte a Zone sono fossili-guida per datare le rocce in tutto il mondo
Le orme scoperte a Zone sono fossili-guida per datare le rocce in tutto il mondo
Il nostro articolo pubblicato il 5 gennaio 2008 (Orme di Dinosauro nel comune di Zone) ha avuto il suo epilogo questa mattina nella conferenza stampa tenuta nel Museo di Storia Naturale di Milano. Le orme, studiate ora da un team scientifico, hanno fatto luce su una parte della nostra storia.
Impronte digitali per i detectives del passato
Il comune di Zone (Brescia), che si affaccia sulla sponda orientale del Lago d’Iseo, era già noto a studiosi e appassionati di geologia per le “piramidi di terra”, spettacolari forme di erosione risalenti alla fine dell’ultima glaciazione. Una approfondita indagine paleontologica conferma ora che, a meno di due chilometri dalle piramidi, su una parete di roccia formatasi nel Triassico superiore (220 milioni di anni fa), sono conservate le orme di grandi rettili arcosauri, antenati di coccodrilli e dinosauri. 
Varie specie di animali hanno lasciato 70 orme, quasi tutte allineate a formare almeno 5 piste (sequenze di passi). La continuità laterale della parete di roccia fa prevedere che molte altre orme giacciano ancora nascoste dalla vegetazione e dalle stratificazioni rocciose soprastanti e sottostanti.

 Per piú di 200 anni l´Italia rappresentava una „eccezione“ tra i paesi europei – non restituendo prove fossile della presenza dei dinosauri sul territorio. Solo negli ultimi anni si ha realizzato che l´Italia (come molti altri paesi) era anche terra di (per) dinosauri. Nel 1941 il paleontologo tedesco Friedrich von Huene descrisse una piccola impronta (6-7cm) tridattile rinvenuta in sedimenti antichi 230Ma dal Monte Pisano (Toscana). La determino come ichnospecie Coelurosaurichnus, oggi denominata Grallator (si assume lasciata da un animale comparabile al Dilophosaurus) e esposta nel Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze.
Per piú di 200 anni l´Italia rappresentava una „eccezione“ tra i paesi europei – non restituendo prove fossile della presenza dei dinosauri sul territorio. Solo negli ultimi anni si ha realizzato che l´Italia (come molti altri paesi) era anche terra di (per) dinosauri. Nel 1941 il paleontologo tedesco Friedrich von Huene descrisse una piccola impronta (6-7cm) tridattile rinvenuta in sedimenti antichi 230Ma dal Monte Pisano (Toscana). La determino come ichnospecie Coelurosaurichnus, oggi denominata Grallator (si assume lasciata da un animale comparabile al Dilophosaurus) e esposta nel Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze. Un piccolo dinosauro, il Thecodontosaurus, ritrovato nei pressi di Bristol, Inghilterra, forse rappresentava una forma di "nanismo insulare".
Un piccolo dinosauro, il Thecodontosaurus, ritrovato nei pressi di Bristol, Inghilterra, forse rappresentava una forma di "nanismo insulare". Dalla China viene segnalato un´altro importante fossile per capire l´anatomia dei dinosauri. Un fossile di Psittacosaurus vecchio 130 Ma rinvenuto nel nordest China mostra una ferita, che possibilitá uno studio della struttura della pelle dell´animale.
Dalla China viene segnalato un´altro importante fossile per capire l´anatomia dei dinosauri. Un fossile di Psittacosaurus vecchio 130 Ma rinvenuto nel nordest China mostra una ferita, che possibilitá uno studio della struttura della pelle dell´animale. La scoperta di alcuni esemplari di Psittacosaurus nella formazione di Yixian (Cretaceo inferiore) nella provincia chinese di Liaoning potrebbe confermare l´aggregazione in mandrie di questi piccoli dinosauri.
La scoperta di alcuni esemplari di Psittacosaurus nella formazione di Yixian (Cretaceo inferiore) nella provincia chinese di Liaoning potrebbe confermare l´aggregazione in mandrie di questi piccoli dinosauri. Sarasota, Florida.
Sarasota, Florida.