la vita è nata sulla terra o altrove?
#1
Inviato 16 maggio 2007 - 11:13
Gould, il nostro caro gould, diceva di vedre con occhio molto critico l'idea secondo la quale la vita non sia nata sul nostro pianeta, ma vi sia arrivata grazie a vettori extraterrestri dallo spazio. tuttavia la pulce che gli gironzolava nell'orecchio era causata dalla teoria di Crick della panspermia guidata.
questa teoria sostiene che la vita sia arrivata sottoforma di microrganismi inviati da esseri intelligenti che decisero di non affrontare personalmente il viaggio fino al nostro pianeta .. a proposito Gould faceva notare che Crick poco volte si era sbagliato per non essere preso in considerazione.
cosa ne pensate? dove è nata la vita sul nostro pianeta o altrove?
#2
Inviato 17 maggio 2007 - 08:45
#3
Inviato 17 maggio 2007 - 10:36
Recenti studii della NASA hanno dimostrato che batterii possono sopravivere al di fuori dei missili.
Per questa sembra proprio che al momento la terra stia colonizzando l´universo
Che l´intera storia sia un uróboros ?
#4
Inviato 17 maggio 2007 - 10:49
comunque vada sono molto affascinato dalla teoria dell'argilla (cairns-smith) e di come dawkins la elabora per spiegare l'evoluzione delle prime molecole autoreplicanti
#5
Inviato 18 maggio 2007 - 10:28
Le teorie sono valide tutte, ma secondo il rasoio di Okham le spiegazione piú semplice é quella piú plausibile:
La vita é nata sulla terra
La vita é nata su un altro pianeta, é stata scaraventata in orbita, ha viaggiato per millioni di anni tra le stelle, é sopravissuta a buchi neri, radiazione, etc etc. é finita in un sistema solare insignificante ai confini della galassia, é atterata su un pianeta con acqua liquida, si é evvoluta...
Comunque sarebbe interessante: come si potrebbe provare che la vita é extraterrestre, ed come si potrebbe provare che sia intenzinalmente extraterrestre?
#6
Inviato 18 maggio 2007 - 10:51
Si potrebbe dire che é una cosa innata dell'universo, indipendentemente dalla posizione nella galassia (ma non troppo vicino al centro) che occupa il sole.
I mattoni per la struttura di base, tale e quale quella che conosciamo, esistono già nell'universo, insomma gli ingredienti sono dappertutto, le condizioni no. Ma dove ci sono sicuramente vita c'e'.
Non credo, come dice Tribolit, che 'organismi astronauti' viaggino nell'universo, attraverso spazi intersiderali e che finiscano casualmente su un pianteta le cui condizioni sono ottimali, pressione, temperatura, presenza di acqua e soprattutto che orbiti intorno ad una stella "giusta", non troppo vecchia per che esploda (o imploda), ne troppo instabile (variabile).
La vita sul nostro pianeta si é sviluppata invece presto, testimonianze delle prime manifestazioni le abbiamo a 3.5 miliardi di anni, é vero che é occorso 1miliardo di anni, ma le condizioni non erano quelle giuste, ed in seguito all'apparizione delle prime alghe s'é dovuto fare un gran repulisti dei mari, eliminare gli elementi in eccesso ed ossidarli prima di avere le condizioni giuste per che altre forme di vita si potessero sviluppare, e questo effettivamente solo 600 milioni di anni fa. Al fase di "preparazione" richiede moltissimo tempo e la complessità delle forme di vita dipende essenzialmente da questo.
#7
Inviato 18 maggio 2007 - 11:04
Ciao ragazzi
#8
Inviato 18 maggio 2007 - 11:08
L'UOMO
(e qui lancio una pietra nello stagno...)
#9
Inviato 18 maggio 2007 - 11:55
Citazione
La vita sul nostro pianeta si é sviluppata invece presto, testimonianze delle prime manifestazioni le abbiamo a 3.5 miliardi di anni, é vero che é occorso 1miliardo di anni, ma le condizioni non erano quelle giuste, ed in seguito all'apparizione delle prime alghe s'é dovuto fare un gran repulisti dei mari, eliminare gli elementi in eccesso ed ossidarli prima di avere le condizioni giuste per che altre forme di vita si potessero sviluppare, e questo effettivamente solo 600 milioni di anni fa. Al fase di "preparazione" richiede moltissimo tempo e la complessità delle forme di vita dipende essenzialmente da questo.
#10
Inviato 18 maggio 2007 - 12:38
Ritornando al post, DOPO la formazione degli oceani, e PRIMA che l'ossigeno avesse raggiunto livelli accettabili per l'evoluzione di un nuovo tipo di organismi respiranti l'ossigeno stesso, solo gli organismi anaerobi esistevano nelgli oceani (o meglio lungo le coste dei paleocontinenti). Essi scartavano l'ossigeno (tossico) che integµragendo con i composti Ferrosi desciolti nelle acque hanno dato orginie alle Banded Iron Formation ben note oggigiorno. Una volta terminato "l'arrugginimento del mare" e la precipitazione dell' Fe2O3, solo allora l'ossigeno ha cominciato ad accumularsi (circa 1.8Miliardi di anni fa, con pero' successivi eventi di BIF tra 0.8 e .06Giga anni) nell'acqua marina, rendendo "difficile" la vita alle associazioni algali anaerobiche che sono state soppiantate sempre piu' dalle aerobiche. Gli organismi anearobici hanno dovuto migrare (od adattarsi) in ambienti piu' ristretti, quali si trovano attualmente sono in particolari condizioni e luoghi. Per me l'ossigeno é stato il carburante principale per permettere un metabolismo piu' attivo e quindi un processo evolutivo piu' rapido rispetto alle forme di vita precedenti; "prova" é che alcune teorie interpretano le forme appiattite dei vendobionti come la necessità di accumulare piu' luce solare possibile (come per le piante) alfine di metabolizzare l'ossigeno necessario al loro stile di vita.
Non sono daccordo quando interpreti la "..complessità come una deviazione sempre crescente dalla semplicità ...". Se la vita (complessa) fosse il risultato di un evento casuale tutte le forme di vita attuali non esisterebbero, perche una somma di eventi cosi' "casuali" uno dietro l'altro e durata milioni di anni farebbero quantomeno riflettere un poco.
Tra l'altro il passaggio procarioti > eucarioti é avvenuta perché le condizioni sono state create dai procarioti stessi, e non per "errore di calcolo" o "sottovalutazione nella quantità di O2 immesso negli oceani", le condizioni quindi per un'evoluzione verso forme piu' complesse ha potuto prendere avvio.
#11 Guest_Grapto_*
Inviato 18 maggio 2007 - 12:46
Si è constatato che virus,e microbi,resistono ibernati nell'universo,anche a temperature prossime allo zero assoluto,e per chissà quanto tempo,e quando arrivano a temperature ideali si "svegliano" di nuovo per ritornare a vivere.
In fondo penso che l'universo,e parlo di materia oscura,sia una specie di fluido trasparente,dove stanno in sospensione i pianeti,stelle e tutto il resto,una specie di enorme mare ancora inspiegabilmente descritto.
Se la nostra terra è datata all'incirca a 4,5 miliardi di anni,e l'universo a 15 miliardi di anni circa,è possibile che in chissà quali distanze ci siano cloni simili alla terra,e sistemi solari analoghi,e pianeti che stanno creando la vita come da noi un tempo,ma anche forme di vita molto più evolute di noi,ad esempio 10 miliardi di anni di differenza sono davvero tanti,se un progresso vitale simile o uguale ad un essere umano,è arrivato a solo anche 1 milardo di anni di vita di evoluzione,non riesco ad immagginare come possa essere come intelletto e tecnologia,noi bene o male abbiamo circa 200 mila anni di evoluzione di progresso mentale parlando di tecnologia e mezzi che ci hanno fatto crescere per migliorarci dagli utensili per cacciare e vivere,alla tcnologia dei giorni nostri.
Quindi forme di vita che possano essere nate,paragonando le condizioni di vita avvenute sulla terra 4,5 miliardi fà ,che siano state favorite a crescere ed evolversi fino ad oggi,dopo i primi 4,5 miliardi di anni dopo il Big Bang,oggi(ovviamente per il nostro tempo) potrebbero avere dei poteri tecnologici oltre alla nostra più fervida fantascenza.
Per il fattore se la vita sia nata sulla terra o nell'universo,posso dire per quello che penso,che i semi siano ovunque nello spazio,e come dicevo prima,con condizioni favorevoli possono crescere su dei pianeti,per evolversi.
#12
Inviato 18 maggio 2007 - 01:07
cito: "il passato di un organismo non solo pone dei vincoli al suo futuro, ma fornisce anche come eredità una riserva enorme di potenziale per rapidi mutamenti morfologici fondati su piccole alterazioni genetiche". casuale dovrebbe essere il miscuglio di eventi che sincronicamente danno vita, a partire da condizioni di base date, il processo evolutivo.
in questi giorni non ci sarò. appena torno vi chiederò chiarimenti sul concetto di contingenza storica che molto dovrebbe centrare sull'idea che io stesso mi sto facendo sull' evoluzione come processo in se, e che in questo caso ho tento di esporre in parte. :)a presto
#13
Inviato 18 maggio 2007 - 01:43
#14
Inviato 18 maggio 2007 - 05:05
In sostanza lui riteneva che non vi fosse nessuna spinta verso la complessità . Mi sembra che portasse a sostegno anche un modello matematico. Lui lo spiegava molto meglio però.
Comunque uno dei concetti che ho più cari di gould è proprio quello della contingenza.
Per Makko: ti consiglio vivamente di leggere uno dei tanti libri di Gould e ti assicuro che cambi idea.
Tornando all'inizio della vita sulla terra: se non si presuppone l'intervento di una qualche divinità , pensare che abbia origine extraterrestre significa solo spostarne l'inizio in qualche parte dell'universo e non di fatto rispondere al problema. Il problema di fatto è quale sia stato il passaggio da molecole organiche a molecole o aggregati di molecole in grado di autoreplicarsi e da cui si sia potuta innescare l'evoluzione.
Ciao
Paolo
#15
Inviato 19 maggio 2007 - 09:10
e lei:"si" e io:"be sono tutti soli per la maggior parte..però fanno parte di un'unica galassia, la nostra! E si il nostro mondo, si trova in un universo, uno dei circa cento miliardi presenti, e noi siamo su uno dei bordi esterni di questa spirale, e questa è la via lattea, sarebbe il suo piano, che noi vediamo perché sul bordo LUNGO 100000 anni luce, e il bello che esistono miliardi di galassie come la nostra che formano amassi..."
E lei certe "che palle.... ancora fossili microbi pianeti.."
E va be che devi fare per fortuna mi ama così come sono!
E dunque concordo che ci possono essere vite basate sul silicio,
e non solo, direi che gli elementi dello steso gruppo hanno molto in comune da questo punto di vista, dall'altro punto di vista il problema che una vita ad ossigeno e più veloce più competitiva.. se a base Carbonio, per esempio prendete il polpo nell'Emoglobina contenuta nelle sue emazie( globuli rossi) al posto di esserci il Fe ha il Cu al centro dell'emoglobina sarebbe meglio chiamarli globuli verde-blu, che lega O2 in maniera meno efficace per via della sua meno forte elettronegatività , questo fa si che il polpo si stanca prima accumula meno O2, ma la sua intelligenza e mimetismo, comunque compensano, questa grave carenza evolutiva, così i limuli...,Ebo che vuoi dire con l'Uomo? Non ho capito....scusa cosa cercavi di dire.
Comunque continuando, qualsiasi forma di vita esterna o interna, come prima comparsa, sarebbe dovuta sviluppare o regredire a seconda della teoria che volete,
e avrebbe portato, a ripetere da capo gli adattamenti o crearli di nuovi,se difronte a medesime difficoltà magari con adattamenti diversi ma concettualmente uguale, per adattarsi al nuovo ambiente, tutto si crea e nulla si distrugge no? Cambia in altro magari ma e costante no? Perché queste regole non devono valere per l'evoluzione, mondi inospitali diventano ospitali per noi, grazie a profondi mutamenti, effettuati da noi viventi, creando un mondo organico, le cui tracce ormai si trovano a km di profondità e ovunque possiamo immaginare, secondo me il principio chiamiamolo dell'ottetto elettronico, è un'altro aiuto a capire, la materia inorganica cerca un momento quantico più basso e stabile, di energia, possibile, quando ci riesce( da qui nasce la elettronegatività ) forma per esempio un gas nobile o una nuova molecola formata da più specie atomiche, ma tutte giocano in modo di stare su un livello energetico più basso, detto appunto ottetto, il mondo tende dunque a perdere energia per stabilizzare cosa però esattamente?
Io penso che il passo successivo, o diciamo un sistema quantico più alto, sia anche qualcosa di energeticamente diverso qualcosa in più, che ignoriamo? Che spinge la materia ad organizzarsi prima in maniera casuale, si dice ma che per me seguono la regola dell'ottetto? E queste cascate chimiche che io credo all'inizio siano influenzate da passaggi chimici di base che avvengono appunto e basta, in certe situazioni, solo per questo giochi quantici, poi il sistema evolve in vita? Cioè passa prima a molecole Auto-replicanti in primis, per poi svilupparsi in qualcosa di sempre più organizzato, dal punto di sfruttamento energetico che sfocia appunto in vita? Per dire l'olio minerale sull'acqua da automaticamente una membrana divesa da un olio organico però di simile comportamento ma ancora quest'ultimo più simile ancora rispetto al primo, per comportamento chimico ai fosfolipidi di parete ess hanno un orientamento simile nello spazio e di carica ricordano una patina di olio, dunque si passa a un comportamento di semplice di sostanze non organiche regolate dai principi dell'universo, a molecole che si comportano in modo diverso ma con principi evolutivi simili organici, come se anche il bisogno energetico sia di diversa natura infatti serve ad alimentare anche i nostri pensieri, va be sono logorroico io, i sono sempre chiesto quando io penso a un fossile bellissimo lo desidero lo vedo come se fosse vero ma non c'è è solo nella mia testa, ma il pensiero cos'è? Energia? E come la cataloghiamo tra esse
Un abbraccio spero che non mi prendete per matto e solo quello che penso e libero sognare no....
#16
Inviato 21 maggio 2007 - 11:49
Citazione
#17
Inviato 22 maggio 2007 - 08:32
Nel file allegato troverai una esauriente lista di sostanze organiche che sono state determinate nella materia interstellare attualmente dagli astronomi della NASA.
Se guardi bene ci sono ben aminoacidi ed elementi di chiara composizione organica. Questi sono stati determinati all'interno di nubi interstellari, culla di future stelle in formazione (nebulosa di Ordione, nebulosa del Cono in monoceros, nella Carina nebula, la Trifida in Sagittario etc etc).
In queste dense nubi (e per dense si parla di qualche centaio di atomi per metro cubo, molte meno particelle che quelle che noi rinveniamo nel nostro vuoto assoluto fatto su Terra) a causa della radiazione ultravioletta emessa dalle stelle vicine, la presenza di acqua ghiacciata (si parla di temperature di poco superiori allo zero assoluto, circa -273°C) ed atomi di Carbonio, Ossigeno, Idrogeno , si formano molecole complesse che danno orifgine a quelli che sono definiti i mattoni della vita.
CERTO che NON troverai su Alfa Centauri, inteso come stella, i composti organici che a temperature di migliaia di gradi (la superficie del sole é a circa 6000°C, l'interno anche 20.000°C) vengono scisse nei loro elementi costituenti, ma visto che su Marte c'e' CO2 e c'e' stata acqua, su Titano hanno scoperto laghi di Metano e ce n'é in abbondanza su Giove, Saturno, Urano, Nettuno, non é impossibile che si possano rinvenire in futuro anche elementi organici piu' complessi. Questo non corrisponde al termine di vita in senso stretto, ma la base c'e'.
Solo che le condizioni ambientali come la temperatura (ancora troppo bassa per avere acqua liquida, apparentemente fondamentale per la sintesi della vita), o la forza gravitazionale necessaria per mantenere i gas (Ossigeno, idrogeno, CO2..) incollati alla superficie del pianeta (e qui parlo dei pianeti minori), non si trovano facilmente e quindi volià quando dico che le condizioni non ci sono; cosi' come non ci sono sulla luna perche' non ha i valori sufficienti di massa (e gravitazione conseguente) minimi per poter trattenere i gas di base.
Esauriente?
Ebo
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#18
Inviato 22 maggio 2007 - 10:48
#19
Inviato 22 maggio 2007 - 10:59
#20
Inviato 29 maggio 2007 - 09:54