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Scorpione fossile, intruso nella laguna pietrificata
Iniziato da
niccosan
, lug 04 2012 10:26
9 risposte a questa discussione
#1
Inviato 04 luglio 2012 - 10:26
BOLCA. Presentato al Museo l'eccezionale reperto, scoperto da Massimo Cerato e risalente a 50 milioni di anni fa. Viveva sulla terraferma ma trovò la morte nel mare: è stupefacente per lo stato di conservazione il colore della corazza, la postura
scorpione-bolca.jpg 8,32K 33 Numero di downloads
Bolca. Un pezzo unico e un prodigio della natura il fossile di scorpione risalente a circa 50 milioni di anni fa mostrato per la prima volta in pubblico sabato pomeriggio nell'auditorium del Museo dei fossili di Bolca.
Un autentico concentrato di rarità, secondo il professor Roberto Zorzin, conservatore del Museo di storia naturale di Verona e direttore degli scavi di Bolca, che ha presentato il prezioso reperto, prima di tutto perché la fauna terrestre non era coinvolta nel fenomeno della fossilizzazione, che avveniva nei fondali marini e riguardava quindi tutti i tipi di pesci.
«Dunque, solo la fatalità ha condotto l'aracnide dalla terraferma nelle acque lagunari del mare della Tetide, dove ha subito lo stesso destino di migliaia di pesci», ha sottolineato il professor Zorzin. «Ma il reperto è stupefacente anche per lo stato di conservazione, il colore della corazza, la postura».
Solo un altro esemplare di scorpione era emerso dal mare di Bolca ed è conservato nel Museo di di storia naturale di Verona; ma è catalogato come pseudoscorpione in quanto è informe e non vi è certezza sulla specie; nulla a che vedere insomma con quello in mostra a Bolca, del tutto uguale agli attuali discendenti, di cui è una perfetta icona. In tutto somigliante anche al logo delle auto Abarth, che sabato hanno sfilato a Bolca, in occasione della 41a Festa della paleontologia; ovvero al più conosciuto segno zodiacale dello scorpione.
Innumerevoli le simbologie che l'uomo ha attribuito a questo aracnide dall'alba dei tempi a causa del suo aspetto inquietante. La pietra fossile che tiene in mano Massimo Cerato era stata estratta dalla Pesciara di Bolca negli anni Settanta da suo padre Massimiliano, conservata poi nella collezione di famiglia insieme a molte altre, e catalogata come «artropode terrestre». Ma solo di recente è stata ripresa in mano e «pulita», ovvero è stata grattata via la marna, la roccia sedimentaria soprastante, mettendo in luce lo scorpione in tutta la sua bellezza.
Proprio per questa modalità di pulitura, ha spiegato il professor Zorzin, non ha controparte ed è un pezzo assolutamente unico. Di solito la pietra viene spaccata da mani esperte con un colpo di martello; aprendosi come due pagine di un libro, compare il fossile impresso su ambo le pietre.
«Uno scorpione come questo è sostanzialmente un animale timido; incute paura per le sue forme, le sue pinze, la sacca del veleno, ma è un animale innocuo, che vive nascosto e che evita la luce», ha detto Zorzin mostrando poi le immagini di altri scorpioni: progenitori comparsi prima nel mare di 510 milioni di anni fa e di enormi dimensioni.
Grande risonanza ebbe, nel 2007, il ritrovamento in Germania, nelle Ardenne, di una chela lunga 46 centimetri di uno scorpione gigante degli Euripteridi, un mostro vissuto 400 milioni di anni fa e che a chele distese poteva raggiungere 3,5 metri di lunghezza.
Fossili di scorpioni provengono dai giacimenti di Chapada do Araripe, in Brasile, risalenti al Cretaceo; altra meraviglia della natura, proveniente dal Baltico, è uno scorpione perfettamente fossililizzatosi nell'ambra. Ma di scorpioni sulla Terra ce ne sono circa 2mila specie e solo nel sud dell'Africa ne esistono di dimensioni oltre i 20 centimetri. Al momento, di scorpioni fossili Bolca ha dunque un singolo esemplare, ma si sa che i siti paleontologici di quest'angolo di Lessinia non smettono mai di stupire. E la ricerca continua.
http://www.larena.it...a_pietrificata/
scorpione-bolca.jpg 8,32K 33 Numero di downloads
Bolca. Un pezzo unico e un prodigio della natura il fossile di scorpione risalente a circa 50 milioni di anni fa mostrato per la prima volta in pubblico sabato pomeriggio nell'auditorium del Museo dei fossili di Bolca.
Un autentico concentrato di rarità, secondo il professor Roberto Zorzin, conservatore del Museo di storia naturale di Verona e direttore degli scavi di Bolca, che ha presentato il prezioso reperto, prima di tutto perché la fauna terrestre non era coinvolta nel fenomeno della fossilizzazione, che avveniva nei fondali marini e riguardava quindi tutti i tipi di pesci.
«Dunque, solo la fatalità ha condotto l'aracnide dalla terraferma nelle acque lagunari del mare della Tetide, dove ha subito lo stesso destino di migliaia di pesci», ha sottolineato il professor Zorzin. «Ma il reperto è stupefacente anche per lo stato di conservazione, il colore della corazza, la postura».
Solo un altro esemplare di scorpione era emerso dal mare di Bolca ed è conservato nel Museo di di storia naturale di Verona; ma è catalogato come pseudoscorpione in quanto è informe e non vi è certezza sulla specie; nulla a che vedere insomma con quello in mostra a Bolca, del tutto uguale agli attuali discendenti, di cui è una perfetta icona. In tutto somigliante anche al logo delle auto Abarth, che sabato hanno sfilato a Bolca, in occasione della 41a Festa della paleontologia; ovvero al più conosciuto segno zodiacale dello scorpione.
Innumerevoli le simbologie che l'uomo ha attribuito a questo aracnide dall'alba dei tempi a causa del suo aspetto inquietante. La pietra fossile che tiene in mano Massimo Cerato era stata estratta dalla Pesciara di Bolca negli anni Settanta da suo padre Massimiliano, conservata poi nella collezione di famiglia insieme a molte altre, e catalogata come «artropode terrestre». Ma solo di recente è stata ripresa in mano e «pulita», ovvero è stata grattata via la marna, la roccia sedimentaria soprastante, mettendo in luce lo scorpione in tutta la sua bellezza.
Proprio per questa modalità di pulitura, ha spiegato il professor Zorzin, non ha controparte ed è un pezzo assolutamente unico. Di solito la pietra viene spaccata da mani esperte con un colpo di martello; aprendosi come due pagine di un libro, compare il fossile impresso su ambo le pietre.
«Uno scorpione come questo è sostanzialmente un animale timido; incute paura per le sue forme, le sue pinze, la sacca del veleno, ma è un animale innocuo, che vive nascosto e che evita la luce», ha detto Zorzin mostrando poi le immagini di altri scorpioni: progenitori comparsi prima nel mare di 510 milioni di anni fa e di enormi dimensioni.
Grande risonanza ebbe, nel 2007, il ritrovamento in Germania, nelle Ardenne, di una chela lunga 46 centimetri di uno scorpione gigante degli Euripteridi, un mostro vissuto 400 milioni di anni fa e che a chele distese poteva raggiungere 3,5 metri di lunghezza.
Fossili di scorpioni provengono dai giacimenti di Chapada do Araripe, in Brasile, risalenti al Cretaceo; altra meraviglia della natura, proveniente dal Baltico, è uno scorpione perfettamente fossililizzatosi nell'ambra. Ma di scorpioni sulla Terra ce ne sono circa 2mila specie e solo nel sud dell'Africa ne esistono di dimensioni oltre i 20 centimetri. Al momento, di scorpioni fossili Bolca ha dunque un singolo esemplare, ma si sa che i siti paleontologici di quest'angolo di Lessinia non smettono mai di stupire. E la ricerca continua.
http://www.larena.it...a_pietrificata/
#2
Inviato 04 luglio 2012 - 10:39
bolca non finische di stupire mai
#3
Inviato 04 luglio 2012 - 11:08
Vengono fuori solo adesso ritrovamenti di oltre 30 anni fa.
#4
Inviato 04 luglio 2012 - 11:34
meglio tardi che mai
#5
Inviato 04 luglio 2012 - 11:36
Pensavano fosse un gamberetteo in quanto spuntava solo la coda, poi ripulendolo è uscito lo scorpione...... avevo la notizia già da tre anni ma avevo promesso di non rivelare nulla.... fonte riservatissima!!
#6
Inviato 04 luglio 2012 - 12:06
raptor83, il 04 luglio 2012 - 11:36 , ha scritto:
Pensavano fosse un gamberetteo in quanto spuntava solo la coda, poi ripulendolo è uscito lo scorpione...... avevo la notizia già da tre anni ma avevo promesso di non rivelare nulla.... fonte riservatissima!!
#7
Inviato 04 luglio 2012 - 12:37
perchè se taglio io qualche lastrina in Pesciara escono solo piccole alghe ?
#9
Inviato 04 luglio 2012 - 03:25
30 e più anni fa quando ancora il Massimiliano aveva tutto il museo in casa
#10
Inviato 04 luglio 2012 - 10:25
Fantastico!