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PLATO alla ricerca di nuovi mondi

ESA/Hubble & NASAForse è stato trovato il luogo perfetto per un telescopio sul suolo del pianeta - l´Antartide.

L´osservatorio costruito sulla calotta glaciale nell´Antartide, luogo chiamato "Dome Argus" - o  semplicemente "Dome A" é una impresa molto ambiziosa. Ci vogliono settimane per raggiungere il punto esatto, a piu di 1.200 chilometri dalla costa. La decisione di costruire in questo luogo inospitale il PLATO  - "Plateau Observatory" sotto l´auspicio del Polar Research Institute of China (PRIC), é stata presa per via dell´aria limpida e fredda. Impurita dell´aria e movimenti di questa limitano la risoluzione di ogni telescopio sulla superficie terrestre, anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante, rimaneva il problema dell´atmosfera. Cercando luoghi con aria limpida astronomi si sono recati su vette di montagne, e adesso nell´Antartide.

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Un mondo perduto

A 3.700 chilometri ost dalla Florida, in 800 metri di profonditá sul fondale dell´oceano atlantico, esiste un mondo perduto: Lost City, la cittá perduta, cosi é stato chiamato l´ecosistema scoperto nel 2000. Camini di calcaree alti fino a 60 metri creano un paesaggio primordiale.

Nella cittá perduta esistono sorgenti idrotermali con temperature di "soli" 90° - molto piú fredde dei conosciuti "black smokers", che raggiungono temperature fino a 400°.

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Il primo ornitorinco

Un pó uccello, un pó rettile, un pó mammifero, l´ornitorinco é uno degli animali piu strani e affascinanti mai conosciuti. Fa le uova ma é un mammifero, é velenoso, soffre di sbalzi di temperatura e localizza le prede con un radar elettronico.

Da un antenato comune si sono differenziati due ceppi di mammiferi, uno fra il Triassico e il Giurassico (160 Ma), l´altro nel Cretaceo (140 Ma). Il primo ha raggiunto l´Australia dove, evolvendosi indipendentemente, ha portato agli attuali Monotremi (l´ornitorinco e l´echidna), il secondo ha dato origine ai Teri, suddivisi in Marsupiali e Euteri. L´ornitorinco quindi non rappresenta una linea di mammiferi primitivi da cui hanno preso origine tutti gli altri come si pensava inizialmente, ma una linea a sé stante.

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Benvenuti nell´Anthropocene

Geologi dell´Universitá di Leicester propongono per l´attuale intervallo di tempo il rango di una nuova epoca. Il nostro mondo é stato modificato talmente pesantemente da noi umani che é ora di iniziare un nuovo intervallo nel record geologico - l´Anthropocene.

Idea proposto nel 2002 dal premio Nobel in chimica, Paul Crutzen,  che affermava che la crescita dell´umanita aveva talmente modificato ecosistemi e ambiente, che la terra aveva lasciato l´Olocene, e era entrata nel Anthropocene - l´era dell´uomo.

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L´evoluzione del volo

L'evoluzione degli uccelli da antenati teropodi celurosauri ha sempre rappresentato uno dei più grandi ed affascinanti misteri dell'evoluzione.

L'evoluzione degli uccelli da antenati teropodi celurosauri ha sempre rappresentato uno dei più grandi ed affascinanti misteri dell'evoluzione. In pieno dibattito fra sostenitori ed oppositori delle teorie di Darwin, venne trovata nel 1860 in Baviera la prima penna fossile e, poco dopo, lo scheletro dell'animale al quale tale penna era verosimilmente appartenuta. Si trattava del celeberrimo Archaeopteryx, risalente al tardo Giurassico e lungamente considerato quale membro più arcaico della classe Aves.

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Pelle di Dinosauro

Dalla China viene segnalato un´altro importante fossile per capire l´anatomia dei dinosauri. Un fossile di Psittacosaurus vecchio 130 Ma rinvenuto nel nordest China mostra una ferita, che possibilitá uno studio della struttura della pelle dell´animale.

Dalla China viene segnalato un´altro importante fossile per capire l´anatomia dei dinosauri. Un fossile di Psittacosaurus vecchio 130 Ma rinvenuto nel nordest China mostra una ferita, che possibilitá uno studio della struttura della pelle dell´animale. L´animale é morto forse proprio a causa della ferita inflitta da un predatore, come potrebbero fare pensare segni di denti identificati nella ferita. La ferita comunque offre secondo Lingham-Soliar, l´autore della scoperta,

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Nuove scoperte sui ammoniti umbro-marchigiani

Ammoniti del Pliensbachiano inferiore del Passo del Furlo (Marche, Italia): implicazioni biostratigrafiche e paleobiogeografiche.

Le associazioni ad ammoniti contenute nei livelli calcarei di lumachella spatica della Cava Grilli (Passo del Furlo, Appennino umbro-marchigiano) permettono di integrare studi precedenti sul Pliensbachiano inferiore di tale area, consentendo di ottenere un quadro tassonomico, biostratigrafico e paleobiogeografico piuttosto vario.
Fra i numerosi ammoniti trovati, sono stati descritti molti nuovi taxa, a cominciare dalla nuova specie Miltoceras furlense. Ad un altro sottogruppo di Coeloceratidae, i Dubariceratinae, é stato attribuito il nuovo genereSpiniclaviceras, qui istituito per la nuova specie S. spirale, caratterizzata da avvolgimentio evoluto e tozze spine claviformi.

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Alla ricerca della superterra

Astronomi alla ricerca di mondi ospitabili dovrebbero cercare pianeti rocciosi di grossa taglia, molto piú grandi della nostra terra.

Astronomi alla ricerca di mondi ospitabili dovrebbero cercare pianeti rocciosi di grossa taglia, molto piú grandi della nostra terra. Secondo un nuovo studio la terra é alla malapena addatto per ospitare la vita. La sua grandezza é alla malapena sufficiente per possibilitare la tettonica a placche, che gioca un importante ruolo per il ciclo del carbonio, e influenza il clima terrestre. Mentre i vulcani sopra le dorsali  rilasciano biossido di carbonio, le zone di subduzione riciclano i sedimenti marini e il carbonato in essi contenuto.

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Il cervo sardo

Impronte e piste del cervide endemico "Praemegaceros" cazioti (DEPERET, 1897) (Artiodactyla, Cervidae) sono state recentemente scoperte in depositi pleistocenici affioranti lungo la costa settentrionale ed occidentale della Sardegna (Gallura, Anglona, Nurra, Bosano, Sinis e Sulcis-Iglesiente). Le ricerche fino ad oggi condotte, hanno consentito di riconoscere in piú di cinquanta sezioni migliaia di impronte riferibili all´icnogenere Bifidipes, che potrebbero rappresentare anche una ichnospecie nuova.

Impronte e piste del cervide endemico "Praemegaceros" cazioti (DEPERET, 1897) (Artiodactyla, Cervidae) sono state recentemente scoperte in depositi pleistocenici affioranti lungo la costa settentrionale ed occidentale della Sardegna (Gallura, Anglona, Nurra, Bosano, Sinis e Sulcis-Iglesiente). Le ricerche fino ad oggi condotte, hanno consentito di riconoscere in piú di cinquanta sezioni migliaia di impronte riferibili all´icnogenere Bifidipes, sia sulla superficie di strato che in sezione verticale, in sedimenti attribuibili ad ambiente di battigia, alta spiaggia, lagunari e dunari. Sono state riconosciute piste, tre o piImmagineú tracce consecutive prodotte dallo stesso individuo che possono essere seguite per alcuni metri, e superfici di calpestio, gruppi di diverse tracce solitamente sovrapposte in maniera caotica. Alcune impronte si presentano come tracce semplici, dove le tracce della mano e del piede sono separate, altre come tracce composte, dove le tracce della mano e del piede si sovrappongono completamente o parzialmente.

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Orme di Dinosauro nel comune di Zone (Bs)

Segnalato un ritrovamento eccezionale di probabili icnotracce, tale affioramento, se confermato da ulteriori studi pone la zona di affioramento in una nuova luce dal punto di vista paleogeografico. Riportiamo le parole dello scopritore "Vezzoli Federico" che appassionato di geologia, speleologia e storia locale cercando di raggiungere un rifugio lungo una strada montana si sofferma ad osservare una parete di roccia e ci comunica

"Le icniti si presentano come una serie di impronte "tipiche" (ne ho identificate in parete circa 10/12), larghe piu' o meno 30-40 cm l'una, esse disegnano una pista diagonale lunga 6 mt, le definirei da profano come le tipiche impronte alternate della camminata del rettile preistorico e con tanto di bordo rialzato per il sollevamento del fango da sotto la zampa del rettile !! Aimè il grosso della "camminata" è andato distrutto poichè la porzione della parete che  conteneva la maggior parte di esse, a seguito del distacco della porzione dello strato fossilifero, si è irrimediabilmente perso.

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